Discepole del Vangelo

Commento di Charles al Vangelo di Natale (notte) – Lc 2,1-14

Natale di Nostro Signore Gesù Cristo – anno B

Nascita di Nostro Signore.

Mio Dio, come sei buono! Perché sei nato? Perché sei venuto al mondo su questa terra?… Era necessario per salvarci? No, una Tua parola, un atto della Tua volontà poteva salvarci… Era necessario per santificarci?… No, un atto della Tua volontà poteva riempirci interiormente di grazia, di luce, di buona volontà, di santità… Perché dunque hai scelto questo modo di venire tra gli uomini, con la forma di un uomo?… Perché è un mezzo pieno di amore infinito, incomprensibile, divino, e che di conseguenza fa per te… Ogni essere agisce secondo la sua natura. Dio è amore… Dunque Dio agisce per amore… Venire nel mondo non era affatto il solo modo di attirare a Te il mondo, ma era un modo pieno di amore infinito, inaudito, divino. Ecco perché, Tu che agisci per amore, l’hai scelto. «Amiamo colui che ci ha amato per primo». Guardiamo in questa mangiatoia questo piccolo bambino che ci tende le braccia, che ci ama tanto, che viene per amore in mezzo a noi e che compie tutti i suoi atti per amore, e amiamoLo, chiediamoGli di imitarLo e di agire in tutto come Lui per amore… Imitiamo tutti gli esempi che ci dona, poiché è la perfezione stessa, e compiamo i suoi stessi atti per il suo stesso motivo, per puro amore… Imitiamo la sua povertà, per amore… Imitiamo la Sua solitudine per amore… Imitiamo la Sua abiezione, per amore… Imitiamo questa austerità e questa penitenza che Egli inaugura fin dalla mangiatoia, per amore… Preghiamo, contempliamo con Lui Suo Padre, per amore… Benediciamo con Lui gli uomini, per amore… Imitiamo i suoi pensieri, i suoi atti, tutto ciò che è in Lui e soprattutto questo amore che è in Lui il motivo di tutto… «Venite e vedete… Seguite e guardate… Imitate e contemplate». La prima cosa da seguire, da imitare, è l’amore… La prima cosa che colpisce i nostri occhi, il soggetto più eterno di contemplazione, è l’amore che è l’essenza stessa del nostro Beneamato Gesù.

(Traduzione a cura delle Discepole del Vangelo)