Discepole del Vangelo

Commento di Charles al Vangelo di domenica 6 luglio – Lc 10,1-12.17-20

XIV Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

«Pregate il Padrone della messe, perché mandi operai nella sua messe».

Come sei buono, o divino Lavoratore, a vegliare con tanta cura su queste spighe e a fare tanto per poterle riporre un giorno nei granai del Padre celeste! Non solo, o Gesù, predichi tu stesso e con tante fatiche e persecuzioni, non solo preghi tu stesso per la tua messe, ma vi mandi operai; non solo lo fai nel presente, ma istituisci la tua Chiesa affinché, da una parte, la tua parola si ripeta nel mondo intero, ogni giorno, ad ogni ora, dall’altra, degli operai evangelici lavorino in tutti i luoghi fino alla fine dei secoli nella messe delle Tue spighe, e non cessino di salire, dalla terra verso il cielo, preghiere istituite da te e ispirate da te, così come sacrifici di una santità infinita, fino alla fine del mondo, per ottenere un’abbondante messe!… Come sei divinamente buono!

Obbediamo fedelmente a questo comandamento di Nostro Signore! Preghiamo con tutto il nostro cuore perché Dio mandi numerosi operai nella Sua messe, perché doni loro tutte le virtù, tutti i doni necessari per lavorare bene nel Suo campo, e così il raccolto sia il più abbondante possibile… È pregare per la Chiesa che insegna, per la Chiesa… Non trascuriamo questa preghiera, che Gesù ci raccomanda così specialmente! Essa è contenuta nella preghiera fatta «per le intenzioni del Sovrano Pontefice»: quest’ultima preghiera contiene la domanda di tutto ciò che era caro al Cuore di Gesù, contiene la preghiera per gli operai evangelici e tutte quelle che faceva e che ci raccomanda Gesù; contiene la domanda del compimento di tutti i desideri del Suo Cuore, contiene in modo generale tutto quello che chiedeva Gesù a Suo Padre, tutto quello che noi dobbiamo chiedere… Preghiamo dunque costantemente, offriamo dunque costantemente le nostre preghiere, mortificazioni, croci, opere buone, meriti «per le intenzioni del nostro Santo Padre il Papa»… Applichiamo anche tutte le nostre preghiere, mortificazioni, croci, opere buone, meriti, con un atto formale rinnovato ogni mattina «alle intenzioni del nostro Santo Padre il Papa»… Non potremmo fare niente che ci metta di più in unione con il Cuore di Gesù.[1]


[1] M/337, su Lc 10,1-2, in C. de Foucauld, Cerco i miei amici tra i piccoli. Meditazioni sul Vangelo secondo Luca, Centro Ambrosiano, Milano 2024, 162-163.