
Commento di Charles al Vangelo di domenica 4 giugno – Gv 3,16-18
Mio Dio, come sei buono, e che dolce parola… In tutti gli istanti della tua vita mortale, nella santa Eucaristia in cui la continui, nella nostra anima in cui risiedi con la tua divina essenza, non sei come giudice, rifiuti di essere come giudice, tu nostro Creatore, nostro Maestro, nostro Dio, e non vuoi essere se non come «Salvatore», come «amico», come «fratello», come «Sposo»